L’inizio delle attività è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione della Rete per l’inserimento nel mondo del lavoro e l’integrazione delle persone con disabilità

“Il collocamento mirato è una delle possibilità più concrete per le persone non vedenti e disabili in generale per poter accedere al lavoro. Ultimamente sono andate in crisi le professionalità tradizionali come quelle del centralinista o del massofisioterapista - che erano anche oggetto di collocamento obbligatorio. Bisogna puntare ad un collocamento mirato dove ogni persona, in base alle proprie capacità, possa essere avviato al lavoro giusto”. Le parole del presidente Istituto ciechi Florio-Salamone Tommaso Di Gesaro nel corso della conferenza stampa di presentazione della rete per l’inserimento nel mondo del lavoro, che si è svolta mercoledì 27 marzo all'Istituto dei ciechi Florio-Salamone di Palermo, spiegano il senso dell’istituzione di uno sportello per il collocamento mirato.
La rete, voluta dal centro per l’impiego di Palermo e Monreale, supportato dall’assistenza tecnica di Sviluppo Lavoro Italia, in collaborazione con la sezione territoriale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, metterà insieme tutti i soggetti e le istituzioni impegnate nell'insermento lavorativo e nell'integrazione sociale delle persone con disabilità.
Lo sportello per il collocamento mirato, che aprirà ufficialmente il 22 aprile presso il centro per l'impiego di via Praga (raggiungibile anche con collegamenti da remoto), offrirà risposte personalizzate e individualizzate non solo alle persone con disabilità, ma anche ai giovani con disagio, alle donne vittime di violenza e ai migranti. Un vero e proprio percorso di sostegno per l'individuazione delle competenze e la scelta dell'inserimento lavorativo.
A spiegarne il funzionamento è intervenuta Annalisa Abruzzo, rappresentante dell'Ufficio legale del centro per l'impiego: “lo sportello, attivo su prenotazione il lunedì mattina e il mercoledì pomeriggio, darà modo alla persona di entrare in contatto con gli operatori del mercato del lavoro ma anche con psicologi, mediatori culturali, interpreti della lingua dei segni, e avere un servizio di orientamento, di profilazione e di iscrizione al collocamento mirato”.
L'incontro ha permesso un confronto tra enti, istituzioni, associazioni di categoria, aziende, ditte e cooperative. Erano presenti il deputato della commissione Attività Produttive all'Assemblea regionale siciliana Gaspare Vitrano e l'assessore regionale alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro Nuccia Albano; inoltre, Fabio Casamento, vice presidente Confcooperative; Anna Maria Di Vanni, direttore regionale Unicoop Sicilia; Antonio Lo Coco, presidente unione industriali Confcommercio Sicilia; Antonino Alessi, presidente del consiglio provinciale consulenti del Lavoro; Marzia Musso, vicepresidente Ens Palermo; Paolo Paladino e Giusto Arpone di Confartigianato; Antonio Cottone, presidente Fipee e Nicoletta Cosentino in rappresentanza de “Le cuoche combattenti” e della “Cooperativa Ciauli AgriCoop.
“Questa è un’iniziativa di grande risonanza sociale – ha commentato l’assessore Albano -. la legge c’è (12 marzo 1999, n. 68) e deve essere applicata. Le aziende sia pubbliche che private devono inserire nel loro organico persone disabili che con le loro potenzialità ed energie residue possano avere un lavoro dignitoso perché non basta l’assistenzialismo. Tante persone con disabilità vogliono dare il loro contributo al servizio comune. Dobbiamo vigilare come istituzione affinché queste leggi vengano applicate”.