Istituzioni, imprese, università, media a confronto nel “Made in italy pre-summit”  intitolato ''New markets, global trade shifts'', evento digitale organizzato da Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Financial Times e Sky Tg 24. L'appuntamento anticipa la tre giorni del Made in Italy summit che partirà il prossimo 1° ottobre e sarà dedicato alle nuove sfide e opportunità per l'export italiano. Rappresentanti del mondo della politica, dell'imprenditoria, dell'informazione, dell'università e delle istituzioni si sono confrontati su diversi aspetti economici, sociali e del lavoro legati al made in Italy. Dopo i saluti di apertura di Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 Ore, Alec Russell, Foreign Editor, Financial Times, e Giuseppe De Bellis, Direttore Sky TG24 i lavori hanno analizzato 5  aspetti  connessi al made in Italy: L’impatto della geopolitica sul commercio mondiale, Rafforzare gli investimenti sull’innovazione per aumentare la competitività, Il sostegno finanziario alle eccellenze italiane tra pubblico e privato, Efficienza energetica e sostenibilità: la rivoluzione di Transizione 5.0

I lavori, si sono poi chiusi, con il quinto  approfondimento dedicato al tema ''Accelerare la digitalizzazione delle PMI per sfruttare le opportunità dell'Intelligenza Artificiale'' del quale hanno discusso Javier Espinoza, EU Correspondent, Financial Times, Roberto Viola, Direttore Generale per le politiche digitali della Commissione europea (DG Connect), Anna Mareschi Danieli, Vice-Chairwoman Acciaierie Bertoli Safau, Member of the Board Gruppo Danieli, Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato Sviluppo Lavoro Italia, e Giuliano Noci, Full Professor of Strategy & Marketing and Vice Rector, Politecnico di Milano, Componente Comitato per la definizione della strategia nazionale sull'Intelligenza Artificiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 
Obiettivo puntato sul mercato del lavoro del futuro con l’intervento del presidente Nicastro: "Con l'arrivo dell'AI non mi preoccuperei del calo dell'occupazione, perché c'è una percentuale elevata di nuovi lavori che andranno ad integrare quelli che con l'intelligenza artificiale potrebbero essere sostituiti. Una recente indagine del fondo monetario internazionale stima che sulle economie globali ci sarà circa il 60 % di posti di lavoro influenzati dalla AI e la metà di questi dovrebbe essere a rischio di sostituzione. Non sarà semplice, perché abbiamo già un problema di mismatch, ma dobbiamo essere bravi ad anticipare il fabbisogno delle imprese e rafforzare le competenze dei lavoratori” ha concluso Nicastro.