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Verona job e Orienta

Eventi 30.11.2024
Orientamento, formazione e lavoro a 'Job&Orienta'. Solo la formazione annulla il mismatch

L'importanza per il sistema formativo di saper recepire e rispondere alle richieste del mondo del lavoro

A Job&Orienta 2024, il Salone Nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro di Verona, Sviluppo Lavoro Italia è intervenuta presentando una serie di convegni e dibattiti, seminari formativi, workshop tematici sull’innovazione e le opportunità formative per gli studenti e per i docenti nel sistema dell’alta formazione italiana.

Partiti con due distinte sessioni del focus group ‘L’IMPRESA di apprendere’ sul racconto delle esperienze in azienda di studenti degli ultimi anni di un istituto tecnico e di un professionale, (alcuni di loro impegnati in PCTO e altri in modalità tradizionale) ci si è soffermati sull’importanza dell’accoglienza dell'azienda e dell’accompagnamento dei tutor. E’ proprio in questa prima fase che i ragazzi hanno detto di aver incontrato il momento più difficile della loro esperienza quando l’incontro con il ‘posto di lavoro’ prende corpo e bisogna cominciare a comportarsi come veri lavoratori. Incontro che, se non adeguatamente preparato dall’azienda, si trasforma in impatto che può compromettere il successo stesso dell’iniziativa. Gli operatori di Sviluppo Lavoro Italia hanno sottolineato che è altrettanto importante per il sistema formativo saper recepire e rispondere alle richieste del mondo del lavoro. Al termine degli incontri, i ragazzi hanno chiesto di portare innovazione e creatività in un contesto lavorativo in alcuni casi invecchiato e monotono. 

Del sistema di orientamento dopo la riforma prevista dal PNRR si è discusso nel convegno L’orientamento lungo tutto l’arco della vita: dalla teoria alla pratica, durante il quale i partecipanti hanno voluto esprimere, condividere e proporre soluzioni concrete basate sull’esperienza per fare dialogare tra loro le diverse istituzioni formative. Giuseppe Romano di Sviluppo Lavoro Italia, in apertura dei lavori, ha voluto ricordare quanto sia di straordinaria importanza l’istituto dell’orientamento quando, secondo i recenti dati di ISTAT, in Italia attualmente ci sono un 1.700.000 disoccupati, tra i 15 e i 74 anni di età e 2.100.000 unità di Forza di Lavoro Potenziale che sommati fanno 3.800.000 persone potenzialmente impiegabili e occupabili. E con le indagini di Excelsior che conteggia relativamente al 2023 una perdita di 44 miliardi di euro di PIL. Un corto circuito mentre le imprese continuano a lamentare profili professionali non reperibili nel mercato del lavoro per effetto del mismatch, squilibrio derivante dalla mancata corrispondenza fra la domanda e l’offerta di lavoro. ‘Per questa ragione’ ha detto Romano ‘crediamo necessario orientare i ragazzi già dalle scuole medie verso il lavoro creando un sistema nazionale di orientamento integrato e permanente perché il lavoro non è più per sempre, il lavoro cambia sempre.’  Anche Carlo Mariani, ricercatore di INDIRE, ha sostenuto che deve esserci connessione tra i saperi e che sperimentazione della filiera tecnologico-professionale 4+2 è un’opportunità per la didattica orientativa scolastica e dare peso all’orientamento formativo. Tema ripreso da Roberto Trinchero dell’Università di Torino che ha parlato di formare le persone al benessere perché fare orientamento oggi è efficace se assume un senso e quindi rendersi conto di avere capacità attraverso l’insegnamento del senso delle discipline. Questa consapevolezza deve essere sostenuta e incentrata nella scuola che deve portare ciascuno studente ad un progetto di vita non da solo ma insieme agli altri. Concetta Fonzo di INAPP ha ricordato che ‘si tratta in particolare di avvicinare due realtà, il mondo della scuola e il mondo della formazione e il mondo del lavoro che noi cerchiamo prima di tutto di analizzarne i sistemi di orientamento nei diversi settori cercando di creare un approccio integrato a livello europeo. In Europa, lo abbiamo visto in passato, quando si lavorava per settori e per ambiti questo approccio non ha avuto un gran successo. Oggi sono molto contenta che finalmente parliamo di orientamento lungo tutto l'arco della vita, parliamo di orientamento permanente. Per noi è stata una grande sfida, perché quando io ho iniziato parlavamo solo di orientamento scolastico e orientamento formativo’.
Nel ruolo di moderatore della seconda sessione del convegno, Nicoletta Arca di Sviluppo Lavoro Italia ha voluto sottolineare l’importanza dell'orientamento lungo tutto l'arco della vita e che per ridurre la distanza che separa dagli obiettivi ci vogliono le connessioni e non solo i saperi. La rete integrata di sistema di orientamento integrato della Regione Piemonte ha funzionato ha affermato Raffaella Nervi della Regione Piemonte. ‘Il successo deI sistema è dovuto al grande sostegno profuso dalle diverse componenti istituzionali che lo hanno realizzato e che già all'inizio aveva una chiara visione del progetto. Visione che vede l'orientamento come sistema regionale che si integra con le altre politiche e che è strettamente connesso con il mondo della scuola’.  ‘Due sono le tipologie di orientamento’ ha sottolineato Ester Bazzan di ENAIP Veneto ‘all'interno delle quali sono declinate le attività concrete che poi le reti sono chiamate a svolgere. Così, da un lato si parla di orientamento motivazionale e dall'altro di orientamento informativo, attenzione volta alla scoperta dei talenti e capire appunto che l'orientamento non riguarda solamente la capacità di scegliere la scuola secondaria di secondo grado oppure il lavoro, ma che tutte le scelte di vita e delle esperienze che si vogliono fare non sono consapevoli se non ci si conosce realmente’. Per Valentina Scuccimarra di ITS Academy APULIA DIGITAL è essenziale l’inserimento delle Academy all'interno di una rete portando ogni tipo di servizio di orientamento anche nei confronti delle famiglie, il che significa fare azioni di orientamento che partono già alle scuole medie e magari ancora prima. ‘Devo dire’ ha aggiunto 'che è complesso lavorare nella dimensione della multidisciplinarietà poiché le sfide sono davvero tante per noi che abbiamo la mission di rispondere alle richieste e ai bisogni espressi da utenti alcune volte giovanissimi'.

Nei due incontri dedicati al Mismatch, cos'è? Un ponte verso il tuo lavoro 5.0!, uno rivolto al pubblico delle imprese, l’altro per gli studenti, l'obiettivo era quello di informare i giovani sulle esigenze del mercato 5.0. e al tempo stesso trasmettere loro la consapevolezza di avere fiducia nei propri mezzi e dare indicazioni sulle professioni più ricercate per colmare il mismatch tra le imprese che non trovano lavoratori e i giovani che faticano a trovare lavoro. Negli ultimi anni c'è stato un vertiginoso aumento della disoccupazione direttamente proporzionale all’aumento del numero dei posti vacanti. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è quindi un problema che indebolisce pesantemente lo sviluppo del Sistema Paese poiché il divario delle competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dalla domanda di lavoro è disallineato. Per questa ragione risulta sempre più necessario pensare a un nuovo modello d’incrocio tra domanda e offerta di lavoro che favorisca la piena occupazione, lo slancio e lo sviluppo della competitività italiana. Il mismatch è un fenomeno complesso e multidimensionale perché interessa diverse categorie di lavoratori, dagli attuali a quelli inattivi, cioè le giovani generazioni che saranno i futuri lavoratori e poi le aziende, con le figure che operano nell’ambito delle risorse umane e in generale del mondo del lavoro. Nel corso dell’incontro si è sottolineata l’importanza di favorire un orientamento scolastico sempre più efficace, sostenere la formazione dei docenti e promuovere percorsi di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, con un focus particolare sulle discipline Science, Technology, Engineering and Mathematics, note come discipline STEM. 
Il racconto di un job influencer, che ha parlato del suo ingresso del mondo del lavoro, ha chiuso l’incontro.