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Lavoratori stranieri 18.04.2024
Sicilia: con “Et Labora” più facile l’accesso degli stranieri al lavoro

Il progetto della Regione è stato incluso nel Catalogo Buone Prassi 2024 realizzato da Sviluppo Lavoro Italia

Semplificare l’accesso ai servizi dei centri per l’impiego per tutti i cittadini stranieri, incrementarne la fruizione e facilitare l’incontro di domanda e offerta di lavoro su tutto il territorio siciliano.

Per raggiungere questi obiettivi la Regione Siciliana ha realizzato il progetto “Et Labora”, caratterizzato da un software userfriendly, intuitivo, immediato e multilingue. Grazie a questi aspetti innovativi il progetto è stato incluso nel Catalogo Buone Prassi 2024 stilato da Sviluppo Lavoro Italia.

La Regione si avvale dell’assistenza tecnica di Sviluppo Lavoro Italia e della collaborazione della cooperativa sociale Medihospes, per gli aspetti legati alla mediazione culturale e linguistica, e della Sikuel, che ha ingegnerizzato la piattaforma.

Il software di “Et Labora” è un sistema centralizzato informatizzato multilingue (francese, inglese, arabo, spagnolo, ucraino) che, tramite un totem interattivo installato nei centri per l’impiego, facilita l’accesso ai servizi e alle politiche per il lavoro da parte dei cittadini stranieri grazie a interventi di mediazione linguistica e culturale gestito dalla Medihospes.

Chi accede alla piattaforma et-labora.it, attraverso i totem (presenti in tutti i centri per l’impiego del territorio regionale) o da sito web ottimizzato anche per smartphone, ha la possibilità di richiedere l’assistenza “linguistica” di un mediatore che può supportarlo nella prenotazione del servizio. Il servizio è disponibile anche per gli operatori dei centri per l’impiego, che possono richiedere in tempo reale il supporto di un mediatore e gestire con facilità le richieste di utenti stranieri presenti agli sportelli. 

Il progetto permetterà anche di ridurre considerevolmente i tempi necessari per la gestione delle pratiche. Ma soprattutto è un punto di partenza per la Regione per avviare un’azione di sistema in grado di diffondere la conoscenza dei servizi di inclusione socio-lavorativa tra i cittadini provenienti da altri Paesi.