Dal settore della nautica alle capacità formative dell’impresa, dalla riduzione del mismatch delle competenze alla promozione della parità di genere, il ruolo di SLI
Quarantamila giovani assunti al ritmo di ottomila l’anno nell’ultimo quinquennio nella nautica. Basta questa fotografia, scattata in occasione del convegno “Come navigare nelle professioni del mare: la costruzione di una filiera formativa nel settore nautico”, ad inquadrare il senso della presenza di Sviluppo Lavoro Italia ad Orientamenti 2024, l’appuntamento nazionale annuale sull’orientamento, la formazione e il lavoro svoltosi a Genova. Dal meccanico motorista al designer, dall’ingegnere al laminatore e al falegname, fioccano le opportunità di lavoro e formazione offerte dalla cantieristica e dalla meccanica – navale con potenzialità che qualcuno considera ancora maggiori: “Il settore nautica è tra i più dinamici del mercato del lavoro con gli attuali 210 mila occupati a livello nazionale – sostiene Roberto Neglia, responsabile rapporti istituzionali Confindustria Nautica – Sviluppo Lavoro Italia può fare molto, può aiutarci ad entrare nelle scuole per raccontare insieme le opportunità offerte dal settore nautico promuovendo ad esempio il duale per quelle figure di alto artigianato dove non riusciamo a trovare giovani appassionati”. E non è un caso che sia proprio la passione il sentimento evocato più volte nel corso di Orientamenti. A partire dalla cerimonia di inaugurazione di Orientamenti quando Marco Bucci, presidente di Regione Liguria, invita a “passione e adattamento per cavalcare l’onda del futuro” gli oltre mille studenti e docenti accorsi per l’occasione. Messaggio ripreso anche da Antimo Ponticiello dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha voluto ricordare i 3 milioni di euro stanziati in Liguria per le attività di orientamento.
Passione e motivazione dei giovani che si avvicinano al mondo del lavoro sono stati anche i principali leit motiv degli incontri organizzati da Sviluppo Lavoro Italia, presente alla manifestazione con uno stand condiviso con il ministero del Lavoro e Inapp. I workshop “Imparare in impresa è possibile? Aiutaci a capire come!” realizzati da Micaela Fodringo e Simona Barbero e seguiti da una cinquantina di studenti del II ciclo (scuola secondaria di II grado e IeFP e del III ciclo (università e ITS), sono serviti a fare il punto sul tema della capacità formativa dell’impresa partendo dalle esperienze concrete dei ragazzi impegnati in stage e pcto. Ne è emerso un quadro caratterizzato da punti di forza (acquisizione di nuove capacità, chiarimento di obiettivi riguardo a scuola e carriera, conoscersi meglio, accoglienza e sostegno) e criticità (esperienze troppo brevi, mancata corrispondenza tra caratteristiche personali e mansioni richieste) che Sviluppo Lavoro Italia vuole condividere con i tutor aziendali e degli enti formativi nell’ottica del miglioramento delle esperienze formative.
Anche nell’incontro “Costruire percorsi: il ruolo dell’orientamento nella motivazione degli studenti” è emersa la volontà di Sviluppo Lavoro Italia di affiancare le istituzioni scolastiche nella progettazione e realizzazione di azioni efficaci di orientamento alle transizioni rivolte alle proprie studentesse e studenti. Il modello di orientamento elaborato e proposto da SLI si pone l’obiettivo di favorire il raccordo Scuola – Territorio e l’inserimento lavorativo dei giovani (PCTO, Apprendistato di I livello per il conseguimento del titolo di studio, etc.). L’evento è servito a ragionare sull’importanza della motivazione nella realizzazione dei percorsi in modalità duale.
Ma l’obiettivo finale resta sempre quello di ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Per questo il workshop “Mismatch, cos'è? Incontra il tuo lavoro 5.0!”, organizzato da Sviluppo Lavoro Italia, ha cercato di dare qualche risposta offrendo ai giovani l’opportunità di vivere un'esperienza con Comau e il suo braccio robotico. Questa soluzione offre agli studenti un’opportunità unica di entrare nel mondo delle STEM attraverso l’apprendimento delle basi della programmazione e della robotica, acquisendo le basi per lo sviluppo di carriere in settori di punta come la programmazione di robot, la cobotica, la manutenzione di robot industriali e la saldatura robotica.
L’allestimento di contesti di esperienza rappresenta sempre più la vera sfida per studenti, insegnanti ed educatori. Se ne è discusso anche in occasione dell’incontro “Quando l’impresa entra in classe: le imprese simulate e la certificazione della parità di genere” nel corso del quale è intervenuta, tra gli altri, Patrizia Agata Caudullo per Sviluppo Lavoro Italia, ricordando come “durante l’anno scolastico gli studenti hanno affrontato il tema della certificazione della parità di genere fino all’elaborazione del Piano Strategico. Il valore aggiunto è rappresentato dal confronto sul tema uomo – donna e il miglioramento del lavoro in un’ottica di genere”.