Online il documento di Sviluppo Lavoro Italia con 6 ulteriori esperienze in Sicilia, Sardegna, Puglia, Piemonte e Valle d’Aosta. È rivolto a policy makers e operatori dei centri per l’impiego

Nei centri per l’impiego della Sicilia è attiva una piattaforma informatica multilingue per facilitare l’accesso ai servizi e alle politiche per il lavoro da parte dei cittadini di Paesi terzi.
In Sardegna è stata rafforzata la sinergia tra il Career Service dell’Università degli Studi di Sassari e i centri per l’impiego del territorio per migliorare l’organizzazione e l’erogazione dei servizi.
In Valle d’Aosta è stato definito il profilo professionale del Disability Manager che - all’interno delle imprese e degli enti pubblici - sappia conciliare il diritto all’inclusione con le esigenze delle realtà produttive.
In Puglia sono stati creati partenariati tra centri per l’impiego, agenzie per il lavoro accreditate, scuole, Università, ITS ed enti di formazione per potenziare i servizi e le attività di orientamento.
In Piemonte esiste il MIP–Mettersi in proprio, il sistema regionale – completamente gratuito - che sostiene l’aspirante imprenditore o lavoratore autonomo nella valutazione della fattibilità dell’idea d’impresa e nella definizione del Business plan o del Piano di attività.
Sempre in Piemonte – con il progetto Heritage Lab e archivio storico – sono stati assunti lavoratori con disabilità per attività di archiviazione di materiale informatico e cartaceo nella biblioteca di Italgas.
Il Catalogo delle Buone prassi nei servizi per il lavoro e nelle politiche attive si arricchisce con queste sei nuove realtà di successo.
Sviluppo Lavoro Italia accende così i riflettori sulle esperienze di modernizzazione e di efficienza rilevate sul territorio.
Il Catalogo è a disposizione di policy makers e operatori dei Cpi, con l’obiettivo di aumentare il livello qualitativo dei servizi e degli interventi offerti a cittadini e datori di lavoro.
Le buone prassi sono parametrate ai rispettivi Livelli Essenziali delle Prestazioni erogati come previsto dal D.M 4/2018 e dal Programma Gol.
Il Catalogo
Il documento rileva e descrive buone pratiche da valorizzare nel Data Base Best Practices del Public Employment Services Network, pubblicato sul portale della Commissione Europea e implementato da ciascuno dei Paesi membri.
Per il momento il catalogo è aggiornato al 28 marzo 2024 e contiene 22 schede relative a buone pratiche realizzate in 12 regioni.
Le buone pratiche sono rilevate dagli operatori territoriali di Sviluppo Lavoro Italia che forniscono supporto qualificato e strategico ai servizi per il lavoro delle Regioni e delle Province autonome.
Sono poi osservate, approfondite e validate da parte di uno staff centrale dell’agenzia.
Il processo di validazione comprende anche l’accettazione da parte della Regione o dell’istituzione che ha realizzato la buona pratica.